Iguana – Scheda allevamento, suggerimenti e consigli. La guida completa

Iguana – Scheda allevamento, suggerimenti e consigli. La guida completa


iguana iguana

Introduzione

Tassonomia

Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Subphylum: Vertebrata
Classe: Reptilia
Ordine: Squamata
Subordine: Sauria
Infraordine: Iguania
Famiglia: Iguanidae
Sottofamiglia: Iguaninae
Genere: Iguana 

L’Iguana iguana e l’Iguana iguana rinolopha sono fra i sauri più conosciuti e più comunemente venduti in Italia ed in Europa. A parte i tre cornini sul muso (tubercoli) della rinolopha, non ci sono differenze evidenti, Iguana iguana iguana è sudamericana e Iguana iguana rinolopha è centroamericana. Ormai, in Italia, si trovano indifferentemente entrambe le sottospecie.

L’iguana è uno dei rettili più acquistati dai neofiti, ma si tratta di animali estremamente complicati soprattutto per la grandezza che arrivano da adulti. Prima di acquistarne una dovrete pensare se avrete abbastanza spazio per tenerla. E’ un animale molto territoriale e dal carattere abbastanza aggressivo, a volte. Può superare i 2 metri di lunghezza e oltre 4-5 kg di peso.

Iguana  scheda allevamento

Un’ Iguana sana deve presentare un colorito verde acceso, senza bruciature, senza residui di mute precedenti, con gli occhi ben aperti, senza sporcizia nella zona cloacale, con tutte le dita e con la coda non autonomata!  
Una volta acquistata l’iguana bisogna fare attenzione che il negoziante o il privato ci rilasci un documento: il C.I.T.E.S.  
Potete vedere tramite il CITES anche la provenienza dell’animale e l’età.    

In natura è un animale molto statico che passa il suo tempo sopra gli alberi , mentre la mattina, con le prime luci, tende a posizionarsi dove il sole riscalda maggiormente, raggiunta la temperatura corporea “ottimale” comincia la ricerca del cibo. La dieta è totalmente erbivora, anche se qualche volta nelle feci sono state trovate tracce di insetti, dovute alla presenza casuale di questi ultimi sulle foglie ed i frutti ingeriti. La digestione e’ un altro motivo di “relax” al sole….per digerire ha bisogno di continuare a mantenere alta la temperatura corporea (intorno ai 30°c). Il suo habitat, peraltro, è molto umido, durante l’arco della giornata nelle sue zone d’origine si arriva tranquillamente al 90-95%.

Terrario

Per quanto riguarda il terrario, sarebbe opportuno sistemare questo sauro in quello definitivo che avevate in mente di utilizzare quando adulto. Si tratta di un animale che cresce molto in fretta. Consiglio un terrario di legno, molto resistente all’umidità e alle temperature alte. La dimensione ottimale è di 200cm di altezza x 200 di larghezza e 120 cm di profondità. Il terrario dovrà essere provvisto di prese d’aria collocate su entrambi i lati. Il calore dovrà provenire dall’alto. Dobbiamo anche attrezzarci con lampade uvb al 5% per fissare il calcio. Per esaudire entrambi le richieste ci sono le lampade ai vapori di mercurio (o anche dette HQL, hydrargyrum quartz iodide). La potenza di queste ultime varia da 100 a 160w. Oltre a funzionare come fonte di calore primaria, è anche l’unico modo corretto viste le dimensioni della teca, di irradiare l’iguana con i raggi uva-b, necessari insieme alla vitamina D3, per la fissazione del calcio. Le HQL hanno un’irradiazione che arriva oltre i 150cm. Generalmente, montando una lampada ai vapori di mercurio, non sono necessari i neon (tubi) al 5%. Consiglio comunque, in teche definitive specialmente, per una corretta illuminazione, l’installazione di due tubi al 5% da 30-36w. Se non volete le lampade ai vapori di mercurio potrete utilizzare lampade scaldanti o meglio in ceramica. Il terrario dovrà essere suddiviso in tre zone, calda ( sotto la lampada ai vapori di mercurio o spot riscaldanti ) dove la temperatura può arrivare a 32-35°c ma generalmente ad una distanza di 40-50 cm scende sui 30°c. Una zona intermedia, con temperature fra i 26 ed i 28°c ed una terza zona dove scenderà fra i 24°c ed i 26°c. In questo modo, il sauro sarà in grado di termoregolarsi. Attenzione, le HQL non devono essere termostatate. Durante la notte, invece, si utilizzano solo e solamente le lampade in ceramica che non emettendo luce consentendo un corretto riposo dell’iguana. La temperatura verrà controllata da un termostato che sarà regolato sui 22-24°c. meglio utilizzare sempre termostati esterni con sonda. La sonda di quest’ultimo e la lampada in ceramica si posizioneranno dove l’iguana usa dormire. Per un corretto riciclo d’aria, è preferibile posizionare il “parco lampade” dal lato dove le prese d’aria sono in basso. E’ oltremodo importante schermare le lampade in modo che l’iguana non possa scottarsi. Dovremmo fornire anche un’accettabile umidità al sauro, per far questo basterà inserire una vasca sufficientemente grande da permettere all’iguana di immergercisi completamente. Sotto di essa, si utilizzerà un cavetto al silicone, almeno da 50w, termostatandolo e lasciandolo permanentemente acceso sui 24-25°c. L’evaporazione dell’acqua favorirà l’innalzarsi dell’umidità che dovrà arrivare a circa l’80%. Esistono anche umidificatori ad ugelli che mediante un timer o una sonda, garantiscono un gradiente ottimale. Altrimenti dovrete nebulizzare voi, l’intero terrario, 2-3 volte al giorno. Per l’ arredamento del terrario si possono utilizzare rami secchi di piante che non siano tossiche (ad es. conifere), di diametro e struttura sufficientemente grosso e forte per sopportare il peso dell’iguana. Le piante vere sono da evitare, anche se esteticamente più belle e capaci di mantenere meglio il gradiente di umidità, l’iguana le farebbe morire in poco tempo e se tossiche potrebbero arrecare seri problemi al nostro sauro.
Essendo un sauro molto territoriale, anche la convivenza di sessi differenti in una stessa teca può rivelarsi molto pericolosa. Quindi, vale sempre la regola di allevare un solo esemplare in un terrario.

Per quanto riguarda il substrato, nei negozi sicuramente cercheranno di vendervi il reptibark. Questo substrato è composto da scheggie di faggio; rende una buona idea di habitat naturale, ed è facilmente pulibile: la parte dove troverete le feci e gli urati la dovete buttare, mentre le altre schegge le potete lavare in acqua e ipoclorito di sodio (candeggina) per un paio di volte, dopodichè la dovrete comunque cambiare con la nuova. Il reptibark è pericoloso quando le iguana sono grandi e possono mangiarlo. Non è raro trovare Iguana che mangiano il proprio substrato andando incontro ad un occlusione intestinale, e molte volte all’intervento chirurgico! Inoltre il reptibark è abbastanza caro come prezzo (fatto non certo da sottovalutare). Fate attenzione che non sia composto di cedro, in quanto altamente tossico!!! Alcuni negozi hanno in vendita dei tappeti di erba sintetica, anche di diversi colori e misure. Il loro prezzo è abbastanza contenuto, ma bisognerà prenderne due in modo che quando uno viene lavato ci sia il secondo di scorta. L’unico svantaggio che ho provato usando questi tappetini è quello che quando se ne vuole togliere uno per lavarlo, bisogna togliere da sopra anche tutti i rami e gli altri accessori.

La terza scelta, poi anche la più economica, è quella che uso anche io personalmente: i fogli di giornale. Con i fogli di giornale sicuramente non si avrà uno scenario naturale, ma sicuramente si risparmieranno soldi e si guadagnerà in igiene visto che i giornali sono sempre reperibili e sicuramente non creano motivo per un insorgere di parassiti, batteri o quant’altro.
Da qualche tempo inoltre è di moda tra i negozianti vendere anche la torba neutra di sfagno come substrato, ma è da evitare. L’unico punto a favore che si riscontra con la torba è la crescita delle piante; l’igiene arriverà a livelli pessimi in quanto tutta l’umidità che tratterà darà vita a molti batteri e funghi, andando incontro ad una pessima salute dell’ospite.
Io consiglio comunque di usare o i tappetini, oppure i fogli di giornale.

Alimentazione

L’iguana è un sauro erbivoro, quindi, la dieta deve essere esclusivamente vegetale. Qualunque assunzione di proteine animali, provocherebbe danni gravissimi a fegato reni ed organi digestivi. Un’ 80% sarà composto da verdure a foglia larga (cicoria di qualunque tipo, scarola riccia e liscia, radicchio rosso, rucola, indivia, tarassaco, foglie di vite, foglie di gelso, pale di fico d’india decorticate – non il frutto -, porcellana, erba medica….) e’ sconsigliata la somministrazione di pellets vegetali poiché l’iguana difficilmente beve e l’idratazione necessaria la assume dall’alimentazione. Sono da non somministrare lattuga, cavoli verze e simili. Un 15% sarà composto da ortaggi come zucchini, carote, fagiolini peperoni. Il restante 5% sarà composto da frutta, possibilmente stagionale, come mele, fichi, pere, pesche, arance e mandarini, fiori di Hibiscus, fiori di tarassaco, rose. Sono sconsigliati frutti come banana ed uva. Quando si alimentano cuccioli è opportuno tagliare le verdure gli ortaggi e la frutta finemente per semplificare la deglutizione. Tutta la frutta e verdura dovrà essere ben lavata e non cotta. La vostra iguana mangerà 1 volta al giorno con unico pasto quando adulta, mentre due volte al giorno quando giovane. Dovremmo integrare integratori di calcio con dentro anche la vitamina D3 almeno 2-3 volte alla settimana, sarà sufficiente spolverare la verdura data in pasto con questo integratore. Esistono multi vitaminici per rettili, andranno somministrati solo 1 volta ogni 10-15 giorni.


Riproduzione

La riproduzione in cattività non presenta molte difficoltà. Il i sessi si cominciano a distinguere dopo il primo anno di vita, nei maschi, sono più evidenti le creste nucali, dorsali, la squama sottotimpanica e la giogaia. La maturità sessuale è raggiunta intorno al secondo anno di vita dai maschi ed al terzo dalle femmine.

Durante la stagione degli accoppiamenti, che va da Novembre a Marzo, il maschio ecciterà la femmina mordendola sul collo e questa alzando la coda favorirà l’accoppiamento. Dopo circa due mesi deporrà le uova in un luogo sicuro ed umido.

Le uova vanno incubate in ambiente caldo umido (giorno /notte 32°/29° – 85/90% di umidità ) per 60/90 giorni.

Danilo Fiorini

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