Pantherophis guttatus ex Elaphe guttata ( Serpente del grano )- Scheda allevamento, suggerimenti e consigli. La guida completa

Adesso parliamo della Panteherophis guttatus oppure Elaphe Guttata. Scopriamo le sue caratteristiche, la scheda di allevamento, come allestire il terrario e come farla ripodurre.
Tassonomia
Regno: Animali
Phylum: Chordata
Classe: Reptilia
Ordine: Squamata
Subordine: Ophidia
Superfamiglia: Colubroidea
Famiglia: Colubridae
Genere: Pantherophis (ex Elaphe)
Specie: Pantherophis guttatus
Nome comune: Serpente del granoturco, Cornsnake
Altre sottospecie: nessuna (L’ex Elaphe guttata emoryi è stata elevata a Pantherophis emoryi)
Descrizione
Pantherophis guttatus ex elaphe guttata o serpente del grano è un rettile proveniente soprattutto dalle zone centrali degli Stati Uniti e del Messico . Nell’antichità questo elaphe si trovava nei sacchi di grano ed ancora oggi gli agricoltori l’allevano per limitare i danni dei roditori al raccolto. I suoi colori sono molto brillanti e vanno dal nero al rosso, passando per il rosa-arancio e beige. Raggiunge una lunghezza di 1,50 – 1,80 cm, con un peso di 250-900g. La sua durata media è di 10 anni, anche si alcuni esemplari hanno raggiunti i 21 anni di età.
Comportamento
Si tratta di un serpente molto adatto per i neofiti grazie alla sua indole tranquilla e alle sue dimensioni ridotte. È uno dei serpenti maggiormente allevati e riprodotti in cattività per la sua livrea colorata, la sua indole buona e le sue dimensioni ridotte. Sono animali generalmente attivi durante le ore notturne, all’alba e al crepuscolo. E’ decisamente sconsigliata la convivenza forzata di due o più esemplari, soprattutto giovani.
Oltre allo stress che possono arrecarsi l’un l’altro, tenete a mente che i colubridi sono serpenti che praticano l’ofiofagia, ovvero si nutrono di loro simili!
Riproduzione
Pantherophis guttatus è, senza dubbio, uno dei serpenti che si riproducono più facilmente in cattività.
Iniziamo ricordando che è un animale oviparo, le cui uova, una volta deposte dalla madre, si schiudono entro 60 giorni.
Per la riproduzione in terrario andranno, come al solito, scelti soggetti in salute e abituati alla vita in cattività.
Le femmine possono riprodursi tra il secondo ed il terzo anno di età con un peso non inferiore ai 300-350 gr – pena il rischio di distocia – mentre i maschi possono riprodursi tra il primo e il secondo anno di età. Ovviamente anche tra i serpenti del granoturco esistono le eccezioni, con femmine riprodotte a un anno e mezzo e con maschi fertili a pochi mesi.
Come e quando riprodurre
Anche se questi serpenti riescono a riprodursi senza un periodo di brumazione, fornendoglielo riuscirete ad aumentare le possibilità di ottenere un buon risultato in termini di uova fertili. Sono convinto che, se si vive in zone calde con inverni instabili come l’Italia meridionale, la bruma sia indispensabile per avere un’ottima percentuale di uova fertili.
Al contrario dei pitoni, che vivono in ambienti tropicali e non vanno in letargo, i colubridi abitano generalmente fasce climatiche temperate, essendo quindi soggetti ad un periodo di latenza invernale che prende il nome di bruma.
Per riprodurre questo periodo in cattività, si approfitterà dell’abbassamento delle temperature col sopraggiungere dell’inverno, portando gradualmente le temperature diurna e notturna a 13-15°.
Prima di iniziare a brumare la coppia sarà bene aspettare qualche settimana dall’ultimo pasto per essere sicuri che lo abbiano digerito e non rischiare rigurgiti o altre complicazioni di sorta.
Gli animali andranno quindi lasciati in pace per due mesi circa: l’unica operazione da fare sarà quella di cambiare l’acqua della ciotola ogni settimana, come da prassi.
Termine della bruma
Al termine della brumazione (che generalmente coincide con il rialzarsi delle temperature e l’arrivo della primavera), si rialzerà gradualmente la temperatura fino ai canonici 28 gradi e si attenderà la muta della femmina.
A muta effettuata si potrà introdurre il maschio, aspettare l’accoppiamento e separare i serpenti al termine di quest’ultimo. L’accoppiamento vero e proprio è preceduto da una fase di corteggiamento in cui i serpenti si muoveranno a scatti e il maschio inseguirà la femmina prima che essa si conceda.
Successivamente il maschio inserirà un emipene nella cloaca della femmina e si accoppierà per un intervallo di tempo che varia tra i 10 e i 45 minuti. Dopo 7 giorni di riposo si ripeterà l’operazione finché la femmina non entrerà nella muta pre-deposizione.
Ad una o due settimane dal termine della muta la femmina deporrà un numero di uova che varia dalla decina scarsa alla trentina.
Le femmine di P. guttatus, come molti altri colubridi, possono essere accoppiate dopo la prima deposizione (è addirittura consigliabile: visto che le probabilità che questa deponga una seconda volta sono alte tantovale evitare che ci regali una covata di slug).
Ovviamente, dalla fine della bruma in poi, gli esemplari (soprattutto la femmina) vanno nutriti ad un regime più sostenuto del solito per farli recuperare dal periodo di latenza e dall’eventuale prima deposizione.
Gestire le uova
Le uova, dato che la femmina di P. guttatus non le cova, andranno messe in incubatrice, senza essere separate o capovolte, ad una temperatura di 28 gradi e un’umidità del 90%. A circa due mesi dalla deposizione i piccoli saranno pronti a fare capolino dalle uova. Dopo aver atteso che i baby P. guttatus escano spontaneamente dall’uovo li si stabulerà singolarmente in faunabox/vasche di dimensioni adeguate e si attenderà la loro prima muta per alimentarli con un pinky di topo ogni 4-5 giorni.
Sessaggio
Per distinguerne i sessi basta confrontare le code, più grandi e lunghe nei maschi che nelle femmine a causa della presenza degli organi sessuali.
Come per i pitoni, è comunque opportuno sessare i propri animali con metodi sicuri quali il popping o il sondaggio, per averne un’indispensabile conferma
Terrario
L’habitat dell’elaphe guttata è generalmente arboricolo o semi-arboricolo, questi serpenti amano arrampicarsi su rocce e rami d’albero. Non hanno bisogno di grandissimo spazio : per un piccolo va bene un terrario di 50x40x40 mentre per un adulto un terrario da 100x50x50. Mi raccomando prestate attenzione che il vostro terrario non abbia piccoli spazi di uscita o che i vetri siano sempre ben chiusi, i serpenti sono animali che escono facilmente dai terrari. Il vostro terrario dovrà avere anche una buona areazione, meglio se laterale. Indispensabile che ci sia un ramo per farli arrampicare, un nascondiglio ( nella zona calda ) e una ciotola d’acqua. Per quanto riguarda il substrato consiglio fogli di carta assorbente o giornale per una maggiore igiene, per un effetto visivo migliore potrete usare trucioli di faggio depolverato o aspen.
Evitare come al solito sabbia, substrati polverosi o tossici come cedro, pino, abete e altre conifere o facilmente ingeribili come la ghiaia. Il terrario dovrà essere diviso in due zone, una calda e una fredda. Una temperatura appropriata è indispensabile per mantenere un’elaphe sana, la temperatura ambientale durante il giorno deve essere intorno ai 25 °C, con un’area più calda intorno ai 28-30°C che serve al serpente per digerire bene la preda. Per portare a questa temperatura dovremo usare lampade scaldanti oppure tappetini scaldanti. Mi raccomando munitevi di un termostato per evitare di bruciare l’animale. Sconsigliatissime pietre scaldanti. Fate attenzione di proteggere bene la lampadina con della rete in modo che il serpente non possa ustionarsi toccandola.
Alimentazione
In cattività l’elaphe guttata mangia topi e piccoli roditori. Per quanto riguarda se scegliere prede vive o congelate ci sono diverse scuole di pensiero. Io consiglio di dare sin da piccoli prede decongelate. Mi raccomando qualche ora prima di darle come pasto tirate fuori il topo dal congelatore e mettelo sotto acqua bollente per scaldarlo un pò. E’ consigliabile qualora si volessero usare prede surgelate è necessario utilizzare integratori per rettili contenenti vitamine. Sconsiglio prede vive anche per evitare eventuali danno al serpente causati da morse dalle stesse prede.
Occorre fare attenzione anche alle dimensioni delle prede che si danno all’elaphe, se è appena nata bisogna cominciare con piccoli topolini rosa, durante la crescita occorre adattare la dimensione del topo fino ad arrivare a baby ratti. Di solito si danno prede equivalenti al 20% del peso del rettile. Se si somministra all’elaphe una preda di dimensioni troppo grandi potrebbe rigurgitarla. Ai baby è consigliabile farli mangiare ogni 5 giorni, per gli adulti possiamo arrivare tranquillamente ogni 12-15 giorni. Naturalmente può capitare di avere a che fare con un serpente che, specie se baby, abbia qualche riluttanza nel mangiare regolarmente. In questo caso basterà avere pazienza, magari provando a chiudere serpente e preda in una scatola e coprendola con un telo, provando cibo morto se il vivo lo spaventa e viceversa se il morto non lo stimola. Le tecniche sono molteplici, ma ciò che conta davvero è, appunto, la pazienza. L’ingollamento forzato rappresenta in ogni caso l’ultima risorsa in caso di un baby non mangiante.
Manipolazione
Come detto prima, l’elaphe è un animale molto docile, difficilmente vi attaccherà se userete le giuste precauzioni. Ovviamente evitate di maneggiarlo immediatamente dopo un pasto o durante la muta. Per farlo, per prima cosa dovrete toccare il serpente con il gancio, in modo che capisca che non gli state dando da mangiare. Consiglio di far cosi perchè altrimenti, appena inserite la mano nel terrario, lui penserà che gli state dando da mangiare e vi attaccherà. Prendetelo mai frontalmente ma sempre da sopra. Non prendetelo mai per la testa o per la coda. Sempre da metà corpo. Sostenete il suo peso con due mani ed evitate di mettervelo vicino la faccia, potrebbe sempre mordere, anche se non velenoso potrebbe farvi male.
Legislazione
I colubridi, a parte qualche specie, non sono soggetti alla convenzione di Washington sul commercio degli animali in via di estinzione.
I Pantherophis guttatus possono quindi essere venduti o riprodotti senza essere accompagnati dal certificato CITES.